Strano nome per una mostra di fotografie sulla neve
dove questa ci viene presentata tutt’altro che bianca.
In realtà è il nostro cervello ad imbrogliarci,
ad annullare i colori esistenti e a farci credere
che la neve sia sempre e solo bianca.
In questa mostra fotografica sulla neve,
essa ci appare invece in tutte le sue varianti
di azzurro, e non solo.
Neve che cade, neve sugli alberi,
neve paralizzata nell’aria immobile e silenziosa del bosco,
neve che, divertita, lascia una traccia frizzante
del movimento irregolare nella sua caduta sottile.
Alberi come disegni infantili, rami come sfondo
di una serie infinita di fiocchi congelati a mezz’aria
in una magia che esiste solo nei sogni dei bambini.
Guardare a un evento così normale con gli occhi dell’anima,
con lo sguardo fulmineo di un animale selvatico.
Con pensieri fiammeggianti
che appartengono solo a gnomi ed elfi.
Stefano Zardini
A curious title for a photographic exhibition of snow
where it is shown in colors other than white.
Actually, our brains are what cheat us
ignoring the colours that are; making us believe
that snow is white, and white alone.
In this photography exhibition on snow
the subject is instead conveyed in all of its variations
of blue, and much more.
Snow falling, snow on the trees,
snow caught in the still, silent air of the forest
snow tracing a slim, joyful dance
a winding, erratic, downward tumble.
Trees like in children’s pictures, branches as the backdrop
infinite snowflakes suspended in the air
in a magic to be found only in the tiny ones’ dreams.
Looking at something so normal not with the eyes
but with the spirit,
with the sharp glance of a wild animal.
With blazing thoughts
belonging only to gnomes and elves.
Stefano Zardini