Le icone delle Alpi vengono trasportate, come in un viaggio nel tempo, dai colori della comunicazione contemporanea, la cui nuova luce e forma regala loro una seconda vita.
Oggetti ed elementi del passato quotidiano della montagna vengono trasformati, con le cromie abbaglianti e sfacciate della promozione e del marketing.
Rispolverati, dopo una lunga permanenza in soffitta o nelle stanze silenti di un museo, per riacquistare l’entusiasmo che sapevano suscitare al momento della loro nascita.
Densi di memorie, di momenti condivisi, tornano così alla ribalta e alla nostra attenzione in un mondo che non conoscono.
Oggi, frizzanti oggetti del desiderio di chi la montagna la ama,per essere di nuovo compagni della vita di tutti i giorni dopo un lifting superficiale che è sola apparenza e che nulla potrà cancellare di quanto hanno respirato e vissuto, fino a saturarsi di emozioni incancellabili.
© Stefano Zardini
As if on a journey through time, these Alps icons are conveyed through the colours of contemporary communication with new lights and forms granting them another life.
Items from everyday mountain life of the past are transformed using the dazzling, audacious colours of advertising marketing.
Dusted-off after decades in the attic or the silent rooms of a museum, they rekindle the enthusiasm they once stirred up in the times of their youth.
Full of memories and shared moments, they bounce to the fore again, and to our attention in a world wholly new to them.
Today they are sparkling objects of desire for mountain lovers, to again be companions of everyday life, after a superficial face-lift which is only appearance. For nothing can ever cancel what they have breathed and lived, to become full of unforgettable emotions.
© Stefano Zardini